mercoledì 28 gennaio 2009

SCRIVERE UN'ICONA

Incontro formativo per catechisti/educatori
26 gennaio 2009


In molti, fra operatori, catechisti, insegnanti, religiosi/e, ospiti dei nostri siti, hanno partecipato all’incontro organizzato dalla Fondazione P.A.Mileno lunedì 26 gennaio 2009 sul tema “Scrivere un’icona. Come nasce un’icona e le fasi della sua scrittura”.











Tante erano sicuramente le attese e le domande dei partecipanti di fronte ad un tema così particolare e, tutto sommato, inconsueto.









Molte sono state sicuramente le sensazioni nel condividere la preghiera iniziale, proposta dal relatore, Paolo Sedrani, e nell’ascoltarlo mentre parlava delle caratteristiche dell’icona e di come essa si colloca all’interno della liturgia del mondo bizantino-orientale. Ma sicuramente ciò che più ha toccato è stata la comunicazione della sua esperienza di credente, di catechista e di iconografo. Ha parlato delle emozioni che prova quando “scrive” un’icona e della pazienza necessaria nel portarla a termine, nel rispetto dei tempi e delle fasi previste dai canoni iconografici stabiliti ancora nel concilio di Nicea.











E che dire delle icone “scritte” da Paolo Sedrani, collocate nella sala accanto ai partecipanti? Erano solo alcune delle 42 che ha “scritto” in questi 10 anni di “servizio alla chiesa”. Quasi tutte erano icone benedette cioè “presenza di Colui che vi è rappresentato”. Davvero una “bella compagnia”, pur nella diversità dei soggetti: Cristo Pantocratore, il Santo Volto di Cristo, Maria Madre di Dio, Vergine della Tenerezza, Madre di Dio Hodighitria, S. Francesco…
Dopo aver ascoltato il percorso di spiritualità e la procedura da cui nasce un’icona, si può dire che anche chi non ha doti artistiche abbia ricevuto un messaggio importante. Ricevere o donare un’icona ha ora un valore diverso: l’icona viene affidata a una persona e questa a sua volta si affida a quanto “scritto” nell’icona. Anche semplicemente nel guardare un’icona si può essere più consapevoli: non sono io che cerco o guardo Dio nell’icona, ma è Dio che guarda me attraverso l’icona.
Grazie Paolo!












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