
La festa di Santa Elisabetta anche quest’anno è stata vissuta intensamente da parte delle suore Terziarie Francescane Elisabettine che in questa occasione rinnovano i loro voti di obbedienza povertà e castità e da parte di ospiti e operatori che la sentono oramai anche una festa loro.


E’ stata preparata una bella e originale drammatizzazione che si è concentrata su due momenti della vita della santa: la sua fanciullezza e la vestizione dell’abito di terziaria francescana.

Una danza eseguita dalle nostre ragazze, assieme a due piccole amiche, dal titolo “il ballo dell’obbedienza”, voleva essere il grazie a Dio per l’esempio di vita di S. Elisabetta d’Ungheria e per la sua obbedienza a Dio nel servizio ai poveri.


La drammatizzazione che si è conclusa con l’omaggio alle suore da parte delle ragazze che risiedono nella sede centrale della Fondazione, ci ha immesso nell’eucaristia concelebrata dai frati cappuccini.

Dopo l’omelia le suore hanno rinnovato i voti fatti, chi da 50, chi da 30, chi da 20 e chi da 19 anni.

Nella gioia e nella verità di quanto abbiamo ascoltato, detto, vissuto e ricevuto si conclude la celebrazione nella gratitudine a Dio …e a tutti quelli che con il dono della loro presenza l’hanno resa bella e profonda.
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